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Nel nostro mondo se ne sentono e se ne dicono tante , ma sempre
e comunque riguardanti partite , soprattutto quelle vinte bene e mai quelle
perse male. Ma un dardista ha solo le freccette o ha anche altro ? gli
piacciono altri sport e soprattutto li pratica ? oppure è continuamente
tormentato ed assillato da dubbi e preferenze ? Vi parlerò di alcuni
dardisti goriziani che sono da anni che si tormentano in questa palude
di dubbi. Freccette o baschet ? freccette o pesca ? freccette o musica
? A questo proposito vi racconto una partita di baschet del lontano 1988
, quando ,già in quel periodo, il nostro Smaley , era roso da dubbi
amletici.
“ Quell’anno non aveva mai giocato, tanti allenamenti, scartato
nelle partitelle finali, quando, per sfiga si ritrovavano in palestra
in undici giocatori !! Comunque l’allenatore aveva preso una decisione
importante e gli disse: sabato è l’ultima partita, dobbiamo
vincere o retrocediamo, quindi ti farò giocare !!
Il fatidico giorno arrivò, in campo erano rimasti gli ultimi cinque
e lui l’unico in panchina. L’energumemo avversario, con una
gomitata, frattura la mandibola , il setto nasale e l’otto mandibolare
ad un suo compagno, quindi tocca a lui. Noi all’esterno capimmo
cosa doveva provare ed immaginammo i suoi pensieri :
“ ti alzi al grido - Dai entra !! mancano solo 2 minuti alla fine
e siete sotto di 3 punti. Ti avvicini allo sgabello di attesa ma inciampi
nella tua maglietta troppo lunga , è 8 numeri più grande.
L’ampia scollatura fa intravedere il marchio delle tue mutande,
in effetti non hai pantaloncini, ti hanno detto che per tre minuti all’anno
non ti servivano , visto la maglietta già più lunga.Cerchi
di rialzarti ma le scarpe n° 56 della Klark non ti lasciano scampo.Ti
sono larghe e lo sapevi ma le hai accettate ugualmente, tanto , pensavi,
con 10 paia di calzini i piedi non balleranno sicuramente. Fremi per entrare
ma il giudice di sedia non si accorge di te. Si accorge di te l’energumeno
avversario che ferma il gioco e chiede esplicitamente all’allenatore
che dorme di farti entrare.
Ed entri , il bruto alto 2,30 per 140 Kg. ti fa fallo , tu gridi dal dolore,
gli mostri le dita accartocciate nel palmo ( per fortuna è la sinistra
) solo il pollice è girato all’indietro , ma quello è
il meno. Il problema è l’occhio gonfio, con i capillari a
puttane e la pupilla dilatata; la mano destra non ti fa male ed è
strano visto che le dita guardano in ogni direzione ed il colore è
sul violaceo !! Comunque l’arbitro sembra dalla tua parte e ti assegna
3 tiri liberi e guarda caso siete due punti sotto. Vai in lunetta e senti
scricchiolare il ginocchio sinistro che cede subito dopo. Il legamento
crociato è fottuto ed il menisco pure , però quello che
ti tormenta di più è il mal di denti!! Il cazzotto ricevuto
a gioco fermo ti ha fatto saltare le nove otturazioni che hai in bocca
, per fortuna il ponte non si è spezzato ,però si è
piegato ed è peggio !! perché la staffa si è conficcata
nella gengiva fino a raggiungere il trigemino.Maledici inoltre quel sorso
di acqua gelata che hai bevuto prima di entrare , i muscoli anali fanno
fatica a trattenere la forte e copiosa diarrea che spinge per uscire !
Ma devi resistere , hai tre tiri liberi per entrare nella storia.Ripassi
lentamente i gesti che hai impararto a minibaschet trent’anni fa
!! nella famosa lezione “ Il tiro dalla lunetta – gioie e
dolori “ ti ricordi anche che a quella lezione eri assente. Fa niente
!! Carichi la palla con la destra ma la senti scricchiolare, reggerà
? deve reggere , nessuno sa che te la sei slogata nello spogliatoio mentre
ti allacciavi le scarpe. Alzi la palla per il I° libero e noti 2 nervi
usciti nel pollice ed allora decidi per il tiro “ a baba “
con uno scricchiolio impressionante scagli il pallone , ti accorgi che
stai su una gamba sola perché l’anca , tua vecchia nemica
già ai tempi del minibaschet , cede e ti incurvi leggermente sulla
destra. Così però ti fa male la schiena e sai che al prossimo
tiro può arrivare il colpo della strega ed i pensieri corrono a
quel lontano ’77 quando giocasti 5 minuti ( eh….quella vola
giocavi molto di più ) e ti chinasti a raccogliere il fazzoletto
all’arbitro. Ti sorbisti 2 punture lombari di cui una sul campo.
Quest’ultima fù quella che ti fece più male perché
sembrava tutto fuorché una lombare. Tu chinato a 90° e tutti
i giocatori amici ed avversari intorno a te , ricordi un forte bruciore
e tutto quello che vedesti fù il capitano avversario che cantando
e fischiettando , con un sorriso beato si allontanava verso le doccie.
Con questo pensiero ti appresti al II° tiro. Tenti con la sinistra
che si spacca subito- Palla fuori !!!!! cazzo !! Applausi dagli amici.
Ora hai l’ultimo tiro, le mani fracassate e la diarrea incombente
però un dubbio ti assale ! …un tiro l’ho sbagliato
ed uno l’ho segnato , quindi essendo due sotto …. Calcoli
ancestrali di matematiche antiche , algoritmi leopardiani, per finire
con un calcolo con le dita ( rotte ) capisci che sei un punto sotto ,
se segni ci sono i supplementari !!!! COSA !!!!! I supplementari ??? Nooooooo!!!!!
In quell’attimo capisci cosa devi fare , tiri alla “ cazzo
di cane “ tecnica che ti viene spontanea, è il tuo tiro ideale,
ti rilassi in una fragorosa risata, i tuoi muscoli si afflosciano e la
diarrea , finalmente, fluisce lenta e copiosa. A questo punto ti afflosci
lentamente su te stesso mentre la palla , sporca di merda , rimbalza lenta
ed inesorabile per il campo inseguita ma non presa dal custode. Ed in
quel momento cogli tutto il profumo della libertà e decidi : giocherò
a freccette !!“
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